venerdì 20 giugno 2008

FORMAZIONE ECPAT PER AMBASCIATORI E CONSOLI ITALIANI IN PARTENZA

ECPAT-Italia rafforza la sua lotta contro il turismo sessuale a danno di minori inaugurando un progetto che vede in prima linea un fondamentale "alleato": il personale del Ministero degli Affari Esteri italiano (MAE) destinato a prestare servizio all'estero. Questa mattina ECPAT ha tenuto un corso sulla lotta contro lo sfruttamento sessuale dei minori, presso *l'Istituto Diplomatico italiano.*Alla formazione hanno preso parte *90 tra rappresentati diplomatici, consolari e degli Istituti di Cultura all'estero per l'Italia.* Rappresentanti italiani in partenza per *33 Paesi che ECPAT definisce "a rischio"*, causa l'alto tasso di turisti sessuali italiani. Paesi come la Thailandia o la Cambogia, Brasile e Repubblica Dominicana, Kenya e Nigeria, Romania e Moldava, in cui la prostituzione minorile, la tratta di minori a scopi di sfruttamento sessuale e il turismo sessuale con minori sono delle grosse piaghe sociali.Le Rappresentanze Diplomatiche e Consolari e gli Istituti di Cultura all'estero, secondo ECPAT hanno un ruolo chiave nella lotta contro lo sfruttamento sessuale dei minori. Questo progetto permette ad ECPAT, che in tutto il mondo difende i bambini dal mercato del sesso, di informare il personale del Ministero degli Affari Esteri italiano sul fenomeno e sugli strumenti a disposizione.Hanno tenuto il corso il Presidente, avv.Marco Scarpati e la Coordinatrice dei Programmi di ECPAT-Italia, Yasmin Abo Loha. Rispettivamente intervenuti su: strumenti giuridici per contrastare il fenomeno; le caratteristiche dello sfruttamento sessuale dei minori a fini commerciali. Alla fine del corso Abo Loha dichiara: "il corso è riuscito ottimamente perché si è percepito un forte interesse alle dinamiche dello sfruttamento sessuale e soprattutto come collaborare in termini sia di contrasto che di prevenzione." Aggiunge poi "Hanno tutti espresso *il desiderio di essere messi in contatto con le ECPAT che si trovano sullo stesso territorio dove presteranno servizio".*Si chiude positivamente la prima parte di un progetto, realizzato grazie anche alla collaborazione con CGIL-CISL-UIL del MAE, divenuto così in Europa una "best practice" nella lotta contro lo sfruttamento sessuale. Ad attivarsi prima dell'Italia erano state* ECPAT- Svezia ed ECPAT-Belgio.*Ormai chiusa l'attività di formazione e informazione ECPAT-Italia si rimette al lavoro per la seconda parte del progetto, che prevede la produzione di materiale informativo, poster e depliant, da distribuire presso le Rappresentanze Diplomatiche e Consolari e gli Istituti Italiani di Cultura all'estero.

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