Dal Corriere della Sera del 5 Novembre 2009: A Palermo, "Addiopizzo Travel" lancia un progetto di turismo etico con lo scopo di promuovere i viaggi in Sicilia «senza lasciare un euro in tasca alla mafia», a mangiare o dormire in ristoranti e alberghi dove i titolari hanno detto no al racket.
L'agenzia è stata ideata da Francesca Vannini Parenti, 29 anni, Edoardo Zaffuto, 33, e Dario Riccobono, 30, tre volontari da anni sul fronte che hanno deciso di mettere a frutto la rete tessuta con tanti altri giovani. Quella di 400 commercianti e imprenditori, artigiani, albergatori, librai e così via, tutti adesso segnati nella mappa di "Addiopizzo Travel". Una carta topografica che premia i coraggiosi, con i "consigli per gli acquisti" su come e dove andare, su cosa e dove comprare.
«La maggioranza dei turisti sono incuriositi dal fenomeno mafioso, ma noi non dobbiamo ridurre tutto a una passeggiata a Corleone con la coppola in testa», insiste Dario. «Fuori dal rischio di mitizzare le figure dei boss, pensiamo a viaggi di istruzione come percorsi di educazione civica, visite mirate alla casa memoria di Peppino Impastato, ma anche a incontri con gli stessi commercianti o albergatori che alzano la testa», anticipa Francesca insistendo sulla logica del "pizzo free", non un soldo alla mafia.
«La maggioranza dei turisti sono incuriositi dal fenomeno mafioso, ma noi non dobbiamo ridurre tutto a una passeggiata a Corleone con la coppola in testa», insiste Dario. «Fuori dal rischio di mitizzare le figure dei boss, pensiamo a viaggi di istruzione come percorsi di educazione civica, visite mirate alla casa memoria di Peppino Impastato, ma anche a incontri con gli stessi commercianti o albergatori che alzano la testa», anticipa Francesca insistendo sulla logica del "pizzo free", non un soldo alla mafia.
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