mercoledì 4 novembre 2009

"Bambini vendono e si vendono" -

Sono le 20.04 del 28 ottobre a Phnom Penh, le 14.04 in Italia, Marco Scarpati, presidente di ECPAT-Italia, in una delle sere della missione in Cambogia e Vietnam, pubblica queste parole su un noto social network “E' sera qui. A cena. Attorno a me bambini di strada, che si vendono e vendono quello che hanno: rose, libri, giornali di stamattina ... Li guardo con la consapevolezza di fare sempre troppo poco. Ma quand'è che abbiamo cominciato a sbagliare? E quand'è che abbiamo deciso che potevamo proseguire il viaggio senza loro? E come sempre il cibo va di traverso...”

Poche righe zeppe di dilemmi. Domande non personali ma universali: “quando abbiamo cominciato a sbagliare?”. Righe amare, non riferite solo alla Cambogia, ogni anno in questo Paese i minori fatti prostituire sono circa 20mila, ma al mondo intero, perchè ci aprono alla riflessione in vista dei Venti Anni della Convenzione dei Diritti dei Bambini, 20 novembre. Cosa hanno fatto le organizzazioni, i Governi, la società civile, le aziende per i bambini in questi venti anni? Cosa e come rendere possibile il diritto al gioco, all’istruzione, alla vita, a non essere sfruttati, ovunque?

Sono le 18.29 ora cambogiana del 29 ottobre, è arrivato l’ultimo commento alle frasi scritte da Scarpati “hai la mia stima ... quindi continua e sappi che tutti noi ti ringraziamo per quello che fai”. Sono tanti, intensi, commossi anche gli altri commenti. Ringraziano Scarpati ed ECPAT.

Finché ci saranno persone cui il cibo continuerà ad andare di traverso, vorrà dire qualcuno ancora riuscirà a sentire il dolore dei bambini, riuscirà a non restare insensibile.


Nell'ambito della campagna "Fermiamo il traffico di minori a fini sessuali" di ECPAT e THE BODY SHOP è stato realizzato un approfondimento televisivo su RAINEWS24.

Ecco il link da cui vedere il servizio di lunedì 2 novembre: http://altrevoci.blog.rainews24.it/2009/11/02/fermiamo-il-traffico-di-bambini/
In studio oltre alla coordinatrice ECPAT-italia, Yasmin Abo Loha, la presidente della cooperativa Bee Free, Oria Gargano.



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