venerdì 16 maggio 2008

Benedetto XVI sul turismo sessuale

TURISMO SESSUALE_ "Un importante messaggio quello di Benedetto XVI" "Le parole di Benedetto XVI sono un importante messaggio e un grande sostegno a quello che ECPAT fa da più di dieci anni. Questo il primo commento che Marco Scarpati, presidente di ECPAT-Italia Onlus, ha rilasciato dopo le dichiarazioni del Pontefice contro il turismo sessuale, pronunciate a margine dell'incontro avuto oggi con il nuovo ambasciatore della Thailandia, Chaiyong Satjipanon. Benedetto XVI ha chiesto un maggiore impegno contro questo atroce fenomeno che vede tra le vittime anche molti minori. "E' proprio la battaglia contro il turismo sessuale a danno di minori, che ha portato alla nascita di un'organizzazione come la nostra" spiega Scarpati. Oggi ECPAT è la più grande rete internazionale che combatte lo sfruttamento sessuale dei minori a fini commerciali: turismo sessuale a danno di minori; prostituzione minorile, tratta di minori a fini di sfruttamento sessuale; pedopornografia ". ECPAT, che dagli inzi degli anni 90 è in Thailandia e che in questo paese ha la propria casa madre, ci conferma attraverso alcune stime che ci sono circa 300 mila bambini vittime di sfruttamento sessuale. I bambini coinvolti in questo mercato del sesso provengono, oltre che dalla Thailandia, dalla Birmania, dalla Cambogia, dal Vietnam, dal Laos e dalla Cina. Storie di prostituzione minoirle nei bordelli e nei mercati centrali delle città, storie di traffici e di corruzioni, storie di estrema povertà in cui accade spesso che una madre non possa sostenere la proria figlia e sia costretta a venderla, storie di tanti turisti occidentali che abusano di bambini lontano dagli occhi indiscreti del paese dove vivono. "Ma tutto ciò non è storia solo della Thailandia" dichiara Scarpati" la Thailandia è solo uno dei tanti paesi interessati da questa nuova forma di colonialismo. Infatti la presenza di ECPAT in oltre 70 paesi nel mondo ne è testimonianza.Il presidente di ECPAT-Italia, che ha raccontato l'orrore dello sfruttamento sessuale nel libro "IL RUMORE DELL'ERBA CHE CRESCE", alla sua terza ristampa, delinea un identikit del turista sessuale "Negli ultimi anni — spiega - l'italiano ha scalato pesantemente i primi posti di questa terribile "classifica": se prima in alcuni Paesi eravamo fra le prime 4-5 nazionalità, oggi siamo i più presenti in luoghi come il Kenya (il 24% dei clienti di prostituti e prostitute minorenni è italiano, contro il 38% di clientela "locale"), la Repubblica Dominicana, la Colombia...». L'età del turista sessuale si è abbassata e "non corrisponde più al cliché del vecchio ricco e bavoso. La mediana è intorno ai 27 anni, i low cost gli permettono di spostarsi di più, il Web gli consente di gestire tutto da solo". Sono oltre 80.000 i viaggiatori che ogni anno lasciano la Penisola per andare a caccia di sesso proibito, con adolescenti o bambini piccolissimi; non solo pedofili (che rappresenterebbero il 3% del totale), ma anche — e soprattutto — uomini e donne normali.ECPAT-Italia, associazione nata nel 1994 per dare vita alla campagna di sensibilizzazione e lobbying per l'approvazione della Legge 269/98, che punisce gli Italiani che commettano abusi sessuali su minori anche all'estero, combatte da più di dieci anni il turismo sessuale con minori e tutte le altre forme del mercato del sesso con bambini, con azioni di sensibilizzazione e Progetti concreti di aiuto e sostegno a distanza di bambini a rischio di sfruttamento sessuale commerciale. Ultimo di questi paesi è il Laos, dove a maggio sarà aperto il primo centro di recupero per bambini trafficati e sfruttati e nel quale, proprio nei giorni scorsi grazie ad una denuncia svolta di corrispondenti di ECPAT, per la prima volta un lucroso traffico di bambine è stato fermato.

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