venerdì 16 maggio 2008

Orchi o Turisti?

Il turismo sessuale, la droga e lo sfruttamento minorile in alcuni paesi extraeuropei sembrano legati da un unico filo. La povertà e l’ignoranza insieme alla necessità della sopravvivenza portano allo sviluppo di situazioni terribili e inaccettabili per chiunque consideri il valore della vita umana e dell’infanzia diritti imprescindibili.La Colombia purtroppo è uno dei paesi dove il fenomeno dello sfruttamento sessuale legato alla droga è più sviluppato. Un nostro connazionale, residente da anni in Sud America, dopo aver assistito ad una trasmissione televisiva della tv di Cartagena ha voluto pubblicamente mostrare il suo sdegno all’opinione pubblica italiana, attraverso il Corriere della Sera, denunciando come siano i turisti italiani quelli maggiormente implicati in questo orrendo “business” (http://www.corriere.it/solferino/severgnini/07-07-07/06.spm). Il dato emerso è drammatico: molti turisti compiono abusi su minorenni di massimo 11 anni e alcuni di loro addirittura pretendono rapporti sessuali con bambine al termine della gravidanza. La suggestione che un turista “ricco” ha su questi bambini è tanta, in qualche modo essi devono sopravvivere e la sudditanza che si crea tra chi ha e chi non ha, quando la fame è tanta, dà origine ad un circolo vizioso difficile da scovare e da debellare. Dal canto suo il “ricco” pedofilo trova di fronte a se una sorta di sconfinata prateria dove milioni di bambini, spesso orfani e privi di qualsiasi tutela, sono disposti a cedersi per un po’ di cibo. La situazione è delle più gravi e se è vero che ci sono aziende che offrono viaggi “tutto compreso” è ancora più importante che tutti coloro che fanno del turismo responsabile una propria prerogativa limitino e vigilino su colleghi e clienti che lucrano su questa sporca mercificazione sessuale.La legge e il Codice di Condotta da voi sottoscritto vi forniscono gli strumenti per farlo e per questo è importante che la comunicazione e l’informazione siano la vostra migliore arma!

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