L'Europa è la meta turistica più famosa con 6 paesi nella top ten mondiale. Il settore è dominato dalle Pmi, conta il 4% del Pil europeo e 8 milioni di posti di lavoro. Se collegato ad altri settori, rappresenta l'11% della forza lavoro che si traduce in 24 milioni di posti di lavoro. Un giro d'affari notevole come notevoli sono anche i danni come inquinamento, rifiuti e non ultimo i cambiamenti climatici. Di fronte alle imminenti sfide ambientali, dunque, da cosa dipenderà il futuro di questo settore? ''Dipenderà dalla sua capacità di preservare e rinforzare le sue risorse attraverso la giusta combinazione di sviluppo sostenibile e innovazione'', spiega il vicepresidente della Commissione Europea, Gunter Verheugen, responsabile per la politica d'impresa e d'industria, pienamente convinto che l'Europa sia avvantaggiata visto che la Commissione ha approvato nell'ottobre 2007 "L'agenda per un turismo europeo sostenibile e competitivo".
Questa nuova politica sottolinea il bisogno di ''cercare il giusto equilibrio tra uno sviluppo autonomo delle destinazioni e la protezione del loro ambiente da una parte, e lo sviluppo di un'attività economica competitiva dall'altra''. A supporto, la Commissione ha aiutato il lancio di Eden (progetto delle destinazioni europee dell'eccellenza) , che promuove modelli di sviluppo del turismo sostenibile nell'Unione Europea attraverso competizioni nazionali annuali. Questi eventi hanno come risultato l'elezione di una ''destinazione d'eccellenza'' per ogni paese partecipante e, d'accordo con la Commissione, ''migliora la visibilità di destinazioni europee emergenti, crea una piattaforma per lo scambio di good practices in Europa e promuove i collegamenti tra le destinazioni premiate''.
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